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'Rolling Stone' intervista Adam Clayton e The Edge (2° Parte)

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Messaggio  santips Mer Giu 15, 2011 7:19 pm

Ed ecco la 2° parte dell'intervista di 'Rolling Stone' questa volta a The Edge. Anche in questo caso si parla del Tour in corso e del ritardo nell'uscita del nuovo album dato quasi per certo in questo 2011. Ringraziamo anche in questo caso gli amici di U2Italia.com per le traduzioni!

Intervista a THE EDGE - 2° Parte

Hai un altro paio di mesi con il 360° Tour. Quale è la dichiarazione di intenti per le date rimanenti?
The Edge: Vorremmo terminare lo spettacolo. Ci piacerebbe arrivare al luogo che vogliamo che sia. Sono sicuro che avverrà negli ultimi due show, in cui riusciremo a sfruttare appieno il 360° Tour. Penso a ciò che Dylan ha scritto “egli non è impegnato a nascere è impegnato a morire” e questo spettacolo ha ancora da nascere anche se è in scena da già due anni.

Adam stava dicendo che in questo momento è impossibile immaginare il prossimo tour... non può nemmeno pensare di iniziarne un altro!
Io dico che ci vorrà un pò prima che qualcuno voglia pensarci, ma sono sicuro che il prossimo tour sarà molto diverso. Sono abbastanza fiducioso, ma non su quello che potrebbe essere, su quello non c’è davvero alcun indizio in questo momento.

Non molto tempo fa vi siete lasciati andare all’idea di uscire con un album prima che questa serie di date fossero finite.
Si. Credo che tutti abbiamo creduto di poterlo fare, io non ho avuto nessun ruolo nella decisione di farlo il prossimo anno, ma credo che Bono abbia ragione sull'autunno prossimo.

Ho visto un sacco di spettacoli all'inizio del tour ma questo spettacolo ora si sente come nuovo in tutto.
E' cambiato un pò da quando abbiamo suonato il primo show, e penso che ci sia un sacco di canzoni nuove che stiamo suonando; questo è il modo in cui va sempre con noi. In un minuto lo show passa da un posto dove ha toccato un picco ad un altro dove si vuole iniziare subito a progettare qualcosa di totalmente nuovo, perchè abbiamo paura di annoiarci. Otteniamo cose molto velocemente che rischiamo di rimanere statici.

Come è stato lavorare in fronte alla negatività che circonda il musical di Spider-Man?
Non mi interesserà più di tanto la negatività. In questo caso, siamo stati soci e compositori, ma non il regista e non il produttore. Noi davvero non abbiamo dato che un input molto significativo ed un controllo sul modo in cui sono andate le cose. Ma ci siamo resi conto che ci sono stati problemi. Lo spettacolo è stato davvero un bello spettacolo, semplicemente non è stato grande. Non ha funzionato come storia. Alcuni aspetti sono stati sorprendenti. Alcuni giornalisti l'hanno definito addirittura uno dei peggiori spettacoli di Broadway e penso che sia una totale assurdità. Ma era come doveva essere? No, non lo era. Quindi non ho reclamato per le cattive recensioni. Ero solo furioso che lo abbiano visto tutti lo stesso giorno... questo ci ha fatto storcere qualche sopracciglia.

santips

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