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Bono: "Se non troviamo un buon motivo per realizzare un nuovo album, dobbiamo solo andare a farci fottere"

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Messaggio  santips Ven Ott 28, 2011 6:58 am

FROM THE SKY DOWN

Per la prima volta nella loro carriera di 35 anni la band notoriamente “più veloce, più forte, più alta” si ha dato un freno e ha dato uno sguardo retrovisore a lungo raggio. Un nuovo film sulla band, From the Sky Down, documenta come il loro grande successo nel 1980 abbia provocato disgusto per loro stessi e ha quasi rotto la band mentre lottavano per rimanere fedeli alla loro visione di gruppo.


Per celebrare il 20° anniversario del loro album Achtung Baby, gli U2 hanno avuto un afflusso di sangue alla testa. Hanno deciso di aprire i loro archivi e cedere il controllo editoriale al premio Oscar Davis Guggenheim per fare un film circa il periodo travagliato di gestazione di Achtung Baby. Il risultato è stato molto diverso.

“Guardare From the Sky Down per la prima volta è stata una visione dolorosa. L’ho odiato”, dice Bono. “Gli U2 non hanno mai guardato indietro. Non è mai stata una caratteristica della band. Edge vi dirà che quando mettiamo insieme i nostri best-of mi costringe – in realtà mi prende di forza - ad ascoltare tutto prima che esca. Non sono mai stato interessato a ciò che abbiamo fatto. Sono solo interessato a ciò che stiamo per fare. Ma credo che arriva sempre un momento in cui non guardare indietro diventa disfunzionale, e per Achtung Baby abbiamo fatto un’eccezione."

“Il film non è su di noi", continua Bono. "Si tratta di come funzionano le band – o,come in questo caso, non funzionano. Ma quando l’ho visto per la prima volta ho solo visto queste quattro persone parlare intensamente sulla loro musica, e, davvero, il mondo ha bisogno di questo in questo momento? Davis non ci ha detto che stava andando a dare un’occhiata al nostro passato per creare un contesto su ciò che è realmente accaduto alla nostra band dopo il successo di The Joshua Tree e quanto male siano andate le cose a Berlino quando abbiamo iniziato a fare Achtung Baby. Non ce l’ha detto perché non saremmo stati d’accordo. Ora che l’ho visto un paio di volte, ho realizzato che in realtà è un documentario sul processo creativo. Ammettiamolo, l’era della musica rock sta per finire, e se si è interessati alla musica rock e alle rock band, si deve essere anche interessati alle dinamiche interne: ciò che fa spuntare una rock band, l’aspetto tribale, l’idea del clan. E’ ironico per me il fatto che abbiamo fatto Achtung Baby per dar fuoco alla nostra serietà ed ora ecco questo film molto serio sulla realizzazione di questo album.
“Non abbiamo dato restrinzioni a David", prosegue Bono. "Abbiamo aperto i nostri archivi e lui in realtà ha avuto carta bianca. La prima volta che l’ho visto ho pensato ‘Oh no, no, no, no’, e sono andato da lui e ho dato un paio di suggerimenti per le cose che volevo cambiare. Non c’è stata una battaglia di arbitrio. Lui non ha mai voluto creare discussioni con me. Lui non ha cambiato nulla. Ma io stavo guardando come andava e pensavo ‘Perché questo film parla di Cedarwood Road [dove Bono stesso è cresciuto, ndr], the Baggot Inn e mia nonna? Pensavo che stessimo facendo un film su Achtung Baby. Cosa sta succedendo qui?”.

Quel che succede nel film è uno sguardo a come una band che condivide il DNA musicale con Throbbing Gristle e Cabaret Voltaire sia poi finita seduta in un tavolo alto della musica accanto a Elton John e i Dire Straits. Una generazione prima dei Nirvana ha trascinato l’ alt-rock nella corrente del musical e dei media, questa band punk-teatrale finì sulla copertina del Time magazine, nell’aprile del 1987, come “Rock’s Hottest Ticket” e ha mandato sold out arene in tutto il mondo.

Disgustati dall’idea di essere idoli rock e disillusi dalla loro fatturazione stadio-rock, erano al punto di rottura.
“Stavamo portando la colpa cattolica- il peccato del successo”, dice Bono. “C’erano certi leggi canoniche: non dovresti avere dischi di platino; non dovresti suonare negli stadi o nelle arene; non dovrestri andare in America; non dovresti essere un arrivista. Se si ha pensato a queste cose, si ha commesso peccato."

Disperati all’idea di diventare come una di quelle band che fanno solo accendere accendini per aria in uno stadio, gli U2 sono saliti a bordo dell’ultimo volo per Berlino Est poco prima della riunificazione tedesca, nel 1990. E’ stato uno degli inverni piu’ rigidi di Berlino, il loro studio di registrazione, Hansa, era una ex sala da ballo SS, il loro hotel era spazzatura e non avevano canzoni.
“Su una scala da 1 a 10, eravamo a 9 in quanto destinati alla demolizione”, dice Bono.

Per Edge, gli U2 stavano per finire nel momento in cui entrarono negli Hansa – o, almeno, gli U2 di Rattle and Hum erano finiti.
“Sarebbe stato folle per noi rimanere nel mondo di Rattle and Hum, è stato meraviglioso e grandioso, ma non fu mai ciò che eravamo realmente”, dice Edge. “Chi siamo realmente riguarda il futuro e l’innovazione. Stavamo diventando un po’ puristi eun po’ troppo ‘discepoli’ della musica delle origini, ma avevamo bisogno di diventare ‘discepoli’ di ciò che stava venendo dopo. A Berlino sono stato influenzato dalla musica industriale, ma il nostro produttore Danny Lanois ci disse “Ok, sembra tutto molto interessante, ma mostraci dove l’album sta andando musicalmente parlando.’ E non ero in grado di farlo.”


Le cose poi peggiorarono rapidamente. Come Bono ha detto, mentre fuori stavamo abbattendo il muro di Berlino, gli U2 stavamo costruendo il loro personale muro all’intero degli Hansa. Da un lato c’erano i cosiddetti tradizionalisti: Adam, Larry e Lanois; dall’altro c’erano Bono e Edge che stavano lanciando una cultura dalle forme dance e ritmiche. Bono si era sempre offeso per il fatto che ogni volta che un DJ metteva una canzone degli U2, la pista si svuotava. Voleva fare muscia accattivante.

“Per Danny Lanois, dal suo punto di vista, siamo stati spiriti affini al suo amore per la musica ‘delle radici’”, dice Edge. “Amava la sensazione su cui si basava la nostra musicale, il materiale che era su The Unforgettable Fire e The Joshua Tree. Ma nessuno sapeva creare il bit giusto per il nuovo materiiale. Le prime due settimane furono infernali. Tutto ciò che avevamo provato sarebbe stato martoriato. Arrivammo presto al punto in cui nessuno di noi aveva piu’ fiducia dell’altro… e arrivò un dilemma chiaro a tutti”.
“C’erano due opzioni: vedere se gli U2 erano in grado di assorbire nuovo materiale e farlo proprio, o se gli U2 come band erano inflessibili e non si riuscivano a allungarsi. L’altra opzione era quella di buttare via tutot il materiale, e ricominciare… estendere la line-up o portare altri musicisti dentro la band”.


Così prese vita 'One', nata dal ponte della canzone intitolata Sick Puppy e che oggi noi tutti conosciamo come 'Mysterious Ways'.
Con questa canzone ad ancorare l’album, la band tornò a Dublino per Natale e finì l’album in una casa in affitto a Dalkey, nel sud di Dublino.


Pubblicato nel 1991 e proclamato reinvenzione trionfante, Achtung Baby ha venduto oltre 20 milioni di copie. Rimane il loro album piu’ importante e il tour conseguente, lo Zoo Tv, ha cambiato il modo di fare musica dal vivo.


Qui a Toronto è buio fuori ora e un’intervista, iniziata quando c’era il sole, ha fatto volare il tempo.
C’è solo una cosa.
Può essere un atto di lesa maestà, ma ecco: una possibile interpretazione del film, Bono, è che, senza Edge, saresti ancora al Baggot Inn. “Certamente”, dice lui annuendo.
“Questa è una bella cosa da dire”, dice Edge. “Ma non credo sia vero. E’ un rapporto simbiotico. Non sarei in grado di fare quel che faccio senza Bono, e penso sia reciproco. Lui mi rende grande. Io lo aiuto ad essere grande.”

Prima di scadere in sei-il-mio-migliore-amico, riusciamo a sfuggire.
Bono dice: “Stare negli U2 è come un sacerdozio. C’è solo una via d’uscita. E questa è in una bara.”.


LA LINEA ALL’ORIZZONTE DI BONO



L’ultimo album degli U2, No line on the Horizon, è stato ampiamente additato come un prodotto che ha venduto poco. Ma Bono ha un approccio diverso.
“Stiamo per sfiorare le 5 milioni di copie vendute di No line on the Horizon e, di questi tempi, è come aver venduto 12 milioni di copie”, dice Bono riferendosi al download illegale.
“Se la vedi da questo punto di vista, puoi dire che No line on the Horizon ha venduto come All that you Can’t leave Behind [loro disco hit degli anni 2000]. Nonostante il fatto che No Line non abbia Beautiful Day o Stuck in a moment. Non ci sono canzoni pop in No line, ma vende comunque. E' stato un successo incredibile per un album così complesso e che non ha nemmeno una canzone pop all’interno.
La gente dice che Get On Your Boots è stato un singolo sbagliato, ma nei concerti è grandiosa. Purtroppo, nelle ultime settimane per finire l’album, non abbiamo avuto oggettività. Abbiamo migliorato Get On Your Boots dopo, mente eravamo in viaggio, ed è diventata una canzone migliore.
Penso che Unknown Caller sia un classico, come Moment of Surrender e la versione live di Get On Your Boots”.


RITORNO AL FUTURO



Guardando indietro al trauma di far camminare sulle proprie gambe Achtung Baby e di dover creare un nuovo suono e una nuova identità, Bono dice: “In realtà per noi è peggio ora rispetto agli anni ’90 quando siamo andati a Berlino”.

Bono minimizza il fatto che la band abbia appena registrato il piu’ grande incasso della storia della musica per quando riguarda il tour e si chiede se gli U2 siano ancora rilevanti.
“Siamo in grado di creare la grande musica in grandi luoghi. Ma se siamo in grado di creare musica ‘piccola’, il che significa per le piccole radio o per i club, dove la gente vive, questo è ancora tutto da vedere”, dice. “Penso che dobbiamo tornare in questi luoghi ancora una volta, se vogliamo davvero sopravvivere”.

"Ci sono così tanti album degli U2 là fuori. Abbiamo bisogno di un motivo per crearne un altro. Il punto di essere negli U2 è che non siamo qui per essere una band "d'autore". Il nostro lavoro, per come noi lo vediamo, è portare le cose d'autore al grande circuito commerciale. Il nostro compito è quello di forare il grande circuito commerciale".

In precendeza, Bono stava usando un iPad con sopra le canzoni e i video di Achtung Baby. "Il nostro prossimo album probabilmente sarà simile a questo", dice. "Ho parlato di questo per gli ultimi quattro anni".

fonte: irishtimes.com

santips

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